Nell’approccio partecipativo il video viene usato come strumento utile a livello sociale e di comunità per lo sviluppo dell’individuo e del gruppo. L’uso partecipativo del video è un’attività incentrata sui bisogni dei partecipanti. Il video viene usato per aiutarli a sviluppare la fiducia in se stessi e l’autostima, per incoraggiarli a esprimersi creativamente, perché acquisiscano una consapevolezza critica e per fornire loro un mezzo di comunicazione efficace con gli altri. La partecipazione attiva è un requisito fondamentale per il successo di queste attività. L’attrezzatura viene usata direttamente dai componenti del gruppo e uno dei principali obiettivi di questo approccio è proprio aiutarli ad acquisire la capacità di controllo sul lavoro svolto.
Nel progetto di lavoro, l’apprendimento di specifiche abilità tecniche, organizzative e la produzione di video sono sicuramente aspetti importanti, ma il risultato che più conta è il processo di cambiamento positivo che coinvolge partecipanti. Il video partecipativo promuove l’iniziativa e la consapevolezza perché dà il controllo del mezzo ai partecipanti e lo usa in modo che ribalta possibili effetti negativi della televisione. I componenti del gruppo sono coinvolti in azioni concrete e non sono più dei semplici spettatori. All’interno del gruppo non c’è isolamento ma interazione. Attraverso l’uso partecipativo del video si può trasformare il senso di impotenza in senso di autoefficacia, stimolare i partecipanti a esercitare un controllo maggiore sulla propria vita.
Di seguito vediamo quali sono gli elementi fondamentali di questo approccio:
Partecipazione
La partecipazione richiede un coinvolgimento attivo: fare piuttosto che osservare. Stimolare la partecipazione è uno dei principali scopi del lavoro sullo sviluppo. Riuscire a coinvolgere le persone che hanno difficoltà è spesso la parte più difficile del processo di sviluppo. Coloro che hanno una scarsa considerazione di sé possono credere di non avere nulla da offrire o possono avere paura di fallire. Le ragioni per cui le persone evitano di partecipare possono essere le stesse che rendono necessario il lavoro con loro. L’obiettivo è dare il controllo del processo al gruppo fornendo una strutturazione senza imporre i contenuti.
Sviluppo individuale
Lo scopo del video partecipativo è favorire la crescita individuale attraverso il contesto del lavoro di gruppo. La registrazione su nastro delle proprie esperienze e delle proprie idee favorisce un processo di definizione di sé. Il video serve infatti da specchio. A sua volta la visione del materiale registrato può stimolare la riflessione e lo sviluppo di un più forte senso di sé. Il fatto stesso di riprendere una persona può essere un processo di valorizzazione: l’obiettivo della telecamera la “tira fuori” dalla massa, riconoscendola come un individuo. Poiché tutti i componenti del gruppo contribuiscono al materiale registrato e i loro apporti vengono ugualmente apprezzati, i partecipanti diventano consapevoli dell’importanza delle loro idee e le sviluppano ulteriormente. La produzione di video da l’opportunità di acquisire varie abilità tecniche creative e sociali. All’inizio molti pensano di non essere in grado di utilizzare l’attrezzatura e di parlare mentre vengono ripresi; tuttavia, il feedback immediato dato dal video consente ai partecipanti di apprendere molto rapidamente, sviluppando una sempre maggiore fiducia nelle proprie capacità.
Comunicazione
La maggior parte del lavoro in gruppo implica la discussione: l’uso del video può dare struttura a questo processo conferendogli maggiore significato e rilevanza. I partecipanti esplorano argomenti che normalmente non affronterebbero e si concentrano sullo sviluppo di idee. La strutturazione garantisce a tutti la possibilità di contribuire. Il lavoro però viene organizzato in modo da evitare che alcuni componenti del gruppo monopolizzino una discussione e altri rimangano in silenzio: tutti hanno l’opportunità di parlare al microfono. Il video partecipativo può anche essere utilizzato per sviluppare le idee dei componenti del gruppo registrando discussioni, dichiarazioni e interviste. In questo modo il video serve anche come archivio in cui conservare i vari contributi da utilizzare più avanti il video può stimolare la comunicazione tra persone che altrimenti non interagirebbero può essere usato anche per comunicare con persone esterne al gruppo.
Senso di comunità
Lavorando insieme in un ambiente che dà sostegno, i partecipanti acquistano fiducia nel processo di gruppo. Da questa posizione di sicurezza, con una base di interessi e obiettivi comuni si possono esplorare anche le aree di differenza e questo può portare a una maggiore comprensione reciproca, all’accettazione delle differenze e a una maggiore coesione sociale. Senso critico e consapevolezza Dando ai partecipanti l’opportunità di esprimere le loro opinioni il video può promuovere l’autotutela. Proseguendo nel lavoro a un progetto, spesso accade che il gruppo desideri comunicare il suo messaggio a un pubblico più ampio. Utilizzato come forma di esplorazione strutturata, il video aiuta a sviluppare e organizzare le idee, aumentando così la consapevolezza.
Autotutela e fiducia in se stessi
Uno dei principali obiettivi del lavoro con il video partecipativo è lo sviluppo dell’autodeterminazione dei componenti del gruppo e insegnare loro abilità che li aiutino ad assumersi la responsabilità delle scelte che li riguardano. Il lavoro con il video fornisce opportunità di problem solving sul piano tecnico, creativo, organizzativo e sociale. Attraverso le attività i partecipanti sviluppano la loro capacità di prendere iniziative, analizzare, osservare, valutare e a agire; imparano a riflettere in modo razionale e a sviluppare le abilità decisionali e di programmazione.
Empowerment
Empowerment significa avere la capacità di operare dei cambiamenti, agire per influire sulla società e modificare la situazione. Il video partecipativo può preparare i componenti del gruppo a intraprendere azioni concrete. Sviluppando il lavoro, il gruppo può arrivare a utilizzare il video come strumento per contribuire alle decisioni che riguardano le loro vite, per comunicare con le strutture di potere e influire su di esse, e per determinare cambiamenti a livello organizzativo, ambientale o politico.